Booking Basic ormai non è una novità.
Se sei un albergatore accorto e attento a quello che succede nel tuo settore, ne avrai già sentito parlare.
O addirittura: potresti già averci avuto a che fare.
All’inizio si pensava potesse essere un esperimento, ma dopo diversi mesi può dirsi ormai una prassi conclamata da parte di Booking.
E noi aggiungeremmo: purtroppo.
Oggi ti spiegheremo meglio di cosa si tratta e quali sono i buoni atteggiamenti da adottare, per non farsi fagocitare da questa pratica messa in atto dal tuo portale partner “preferito”.
Booking Basic: di cosa si tratta
Quindi come possiamo spiegare Booking Basic?!
Arriviamo subito al sodo: Mr. Booking.com da qualche tempo ha iniziato a utilizzare anche le tariffe di altri operatori, solitamente wholesaler, al fine di proporre ai propri utenti camere in vendita a prezzi sempre più vantaggiosi.
Questi operatori, a loro volta, attingono da altri operatori ancora, e così via.
In questo modo, si da al cliente finale la possibilità di poter prenotare alla tariffa più bassa presente sul mercato.
Di fatto, Booking.com diventa un vero e proprio metasearch.
Chiunque si imbatta in una tariffa Booking Basic potrà non solo visualizzarla, ma anche prenotarla direttamente su Booking.com.
Esattamente come ha sempre fatto, ma approfittando di un prezzo davvero interessante.
L’obiettivo che Booking.com si è posto con Booking Basic è di attrarre ancora più utenti, proprio per incrementare la fidelizzazione degli stessi e “distrarli” a tutti i competitors che stanno diventando sempre più aggressivi.
Questo chiaramente non fa il gioco degli albergatori, che vorrebbero riempire il proprio hotel al prezzo migliore per loro.
Le condizioni di Booking Basic
Di solito, la tariffa visibile è prepagata e non rimborsabile e comunque spetta al grossista, o wholesaler, e non a Booking.com.
Chi prenota non potrà chiedere una variazione delle condizioni, né un rimborso.
La conferma non sarà però istantanea, se il grossista rifiuta la prenotazione il cliente si vedrà restituito l’importo.
Quindi niente cambia a livello di servizio offerto da Booking.com, ovvero: la cancellazione gratuita.
Secondo però le prime esperienze di viaggio di camere prenotate con tariffe agevolate Booking Basic sembra che i clienti che le hanno utilizzate siano trattati come utenti di serie B rispetto agli altri.
Servizio di assistenza inesistente, email con riposta automatica e altre problematiche di questo tipo. Ma ancora è tutto da vedere.
Una cosa però è certa: le tariffe di Booking Basic non vengono comunicate alla struttura ricettiva, alla quale non viene richiesto nessun consenso.
Cosa aspettarsi dal futuro
Tutto questo lo dobbiamo all’abolizione della parity rate!
Lo so mi stai dando del pazzo, ma ti assicuro che è così.
E te lo spiego.
Aver abolito la parity rate, se da un lato ha consentito a te albergatore di praticare diverse politiche tariffarie, dall’altro ha liberato dall’onere di praticare i prezzi suggeriti da parte degli operatori.
L’abolizione della parity rate ha quindi consentito ai vari dealer di vendere a tariffe inferiori a quelle pubblicate dagli albergatori, rinunciando ad esempio ad una quota della propria commissione oppure, come in questo caso, ri-pubblicando tariffe di wholesaler anche solo per fidelizzare gli utenti e togliere clientela diretta alle strutture.
Già da tempo infatti le varie OTA hanno iniziato a collaborare con i wholesaler per aumentare le disponibilità delle camere a prezzi ancora più bassi.
Booking Basic potrebbe essere il segnale della volontà di Booking.com di diventare definitivamente un market place, ovvero uno spazio di compravendita di camere aperto a diversi grossisti.
Non è chiarissimo quali possano essere gli scenari futuri scaturiti da questa nuova tendenza, ma una cosa è certa: dobbiamo aspettarci equilibri completamente diversi rispetto a quelli che abbiamo visto finora.
Infatti, sicuramente questo strumento porterà inevitabilmente le strutture ad abbassare la propria Average Daily Rate.
Tutto questo è infatti è un intervento a gamba tesa sul posizionamento del prodotto e sul branding delle strutture alberghiere, situazione complicata da gestire, in particolare per il piccolo albergatore.
Ma una soluzione c’è.
Cosa fare
Booking Basic, come dicevamo, non è un fenomeno da ignorare.
Quello che ti suggeriamo di fare è cercare sempre di investire sul tuo posizionamento, in modo da poter mitigare la necessità di utilizzare Booking.com.
Inoltre, cerca anche di aumentare il controllo sulla distribuzione delle tue camere!
Soprattutto se fino ad oggi hai effettuato una distribuzione con wholesaler e tour operator.
Il tuo obiettivo dovrà essere quello di recuperare il maggior numero possibile di prenotazioni direttamente dal tuo sito e offrire le migliori condizioni al cliente.
Curare il tuo posizionamento online ti garantirà risultati a lungo termine.
Quando avrai fatto una pianificazione annuale, con obiettivi per delineati e budget suddiviso nei vari periodi dell’anno, potrai farti trovare dai clienti più giusti per la tua struttura, ma soprattutto potrai stabilire il prezzo più vantaggioso al quale vendere le tue camere.
Quindi il nostro suggerimento è, scontato dirlo, che per contrastare le politiche aggressive come Booking Basic, devi dedicare una parte delle tue energie, e del tuo budget, allo sviluppo del tuo brand e del tuo prodotto!
A presto!
Giovanni
sareste in grado di spiegare come mai booking.basic esiste anche nei paesi in cui non è stato abolito l’obbligo di parity rate ? ad esempio, in Spagna?
Ciao Giuseppe,
perché esista anche negli altri paesi bisognerebbe chiederlo direttamente a Booking.com .
Non so se Booking basic sia stato introdotto prima da noi o meno, ma in Italia è innegabile che il fenomeno si sia manifestato conseguentemente all’abolizione della parity rate.
Ciò non vuol dire che Booking abbia deciso in funzione di questo, ma è fuori dubbio che la tanto acclamata cancellazione di questa legge abbia in realtà portato ad una situazione ancor più caotica dal punto di vista normativo e commerciale.
Le OTA (non solo Booking.com ma anche il gruppo Expedia) hanno infatti adottato tutta una serie di strategie per tenere alta la fidelizzazione dei loro clienti e per non perdere quote di mercato, non solo con il citato Basic ma anche con tagli di commissione e/o promozioni nascoste.
Quindi, senza timore di smentita ed a prescindere da ciò che accade negli altri paesi, per farla breve, il tutto si è rivelato un boomerang non indifferente per gli albergatori italiani in primis.
Salve, secondo voi è possibile ottenere un rimborso da Booking.basic nel caso di pandemia e conseguenti blocchi aeroportuali come quelli che ci stanno affliggendo ora?