Eccoci qui a parlare ancora una volta di uno degli argomenti “preferiti” da tutti gli albergatori:
le OTA!
Le OTA non sono il grande mostro cattivo che divora i tuoi guadagni, è bene partire da qui.
D’altra parte, già saprai che non sono nemmeno la fatina buona che ti aiuterà senza niente chiederti in cambio, se vuoi aumentare i tuoi profitti.
La domanda alla quale oggi vorrei rispondere è:

le OTA possono dare una spinta ai tuoi affari, oppure affossarli?

Le OTA e la Parity Rate: il tuo peggior incubo o il tuo miglior alleato?La Parity Rate e la concorrenza

Correva l’anno 2015 quando il Governo si misurò per la prima volta con l’abolizione della Parity Rate, abolita poi in via definitiva nel 2 agosto del 2017, attraverso un disegno di legge secondo il quale gli hotel avrebbero avuto diritto anche in Italia, come accade già da tempo in Francia, Germania e altri paesi europei, di offrire una tariffa scelta in modo autonomo, senza essere vincolati alle regole della Parity Rate imposta delle OTA, ovvero le Online Travel Agency.

Tutto questo con grande felicità e soddisfazione di Federalberghi e quindi anche tua, caro albergatore.

Ma come ben sai, non basta una norma per cambiare le regole del mercato.
E non è successo nemmeno in questo caso: gli hotel hanno continuato a vendere le proprie camere su Booking.com e soci.

Le OTA: perché non sono tue nemiche

È inutile illudersi: le OTA non moriranno mai (o almeno, non nel breve termine o sino a quando Amazon, Facebook o Google non decideranno diversamente) e la visibilità che hanno conquistato siti come Booking.com o Expedia non può essere scalfita, nemmeno dalla disparità di prezzo.

Per questo motivo, dovrai esser tu a cogliere le opportunità offerte dal mercato senza rimanere arroccato sulle tue, vecchie (speriamo di no), modalità di vendita.

Lo so, ti stai chiedendo quali siano queste mirabolanti nuove modalità di vendita.

Non voglio andare lontano da quello che già sai, ragion per cui sappi che l’abolizione della Parity Rate non potrà darti nessun tipo di aiuto se:

1. il tuo sito non è posizionato sui motori di ricerca
2. il tuo sito non è responsive
3. non hai un sistema di booking online sicuro
4. non gestisci in modo intelligente la distribuzione delle camere online (e offline!)

1. Il tuo sito non è posizionato sui motori di ricerca

Puoi avere il prezzo che vuoi,
ma se le persone non trovano il tuo sito e quindi non riescono a prenotare la loro vacanza direttamente con te, sarà tutto inutile.

Vinceranno sempre loro, le tue amiche OTA.

Inoltre, non dimenticare che Booking & company hanno una caratteristica che li mette in una posizione di vantaggio, perché godono di credibilità e ottima visibilità sui motori di ricerca, grazie a campagne, azioni di “Remarketing” e grandi quantità di informazioni contenute al loro interno.

Se vuoi competere con loro, sono questi i terreni sui cui dovrai muoverti.

Differenziandoti e valorizzando nel modo più corretto il tuo prodotto!

2. Il tuo sito non è responsive

Spesso chiedo agli albergatori, in particolare durante i corsi, quanti anni ha il proprio sito.
La risposta è mediamente 3 anni.

3 anni???! State scherzando, rispondo di solito.

Il tuo sito deve essere rinnovato almeno ogni 2 anni ma soprattutto deve essere pensato anche per essere consultato sui diversi dispositivi: smartphone, tablet, phablet ecc.

In una parola, deve essere responsive!

In questo modo, se ben progettato, tutte le informazioni che fornisci saranno viste con facilità da chiunque, anche su dispositivi diversi.

Le OTA e la Parity Rate: il tuo peggior incubo o il tuo miglior alleato?3. Non hai un sistema di booking online sicuro sul tuo sito

Immagina una situazione di questo tipo:
il tuo potenziale ospite trova proprio il tuo sito, tra il mare di siti a disposizione, è deciso, vuole prenotare ma il tuo booking engine non funziona.

Oppure non è così user friendly come credevi.

Se un utente non riesce a prenotare la camera che desidera in pochi click e in totale sicurezza, non solo comunicata ma anche percepita, andrà altrove, probabilmente su Booking.com (uno a caso).

Hai deciso di non utilizzare un sistema di prenotazioni online sul tuo sito?

Premesso che non è certamente la scelta più corretta, perlomeno assicurati che la gestione delle email sia puntuale e veloce.
Se qualcuno ti scrive per avere un contatto diretto vuole un preventivo ben fatto e in fretta.

Non farlo aspettare e non perdere tempo, ricorda che oggi ci sono tanti strumenti che puoi utilizzare per inviare preventivi, anche Whatsapp!

4. Non gestisci in modo intelligente la distribuzione delle camere online (e offline!)

La distribuzione oggi è fondamentale.

Attraverso i diversi canali tu metti in vendita i tuoi prodotti, perché ricorda, tu vendi prodotti!

Le tue camere, in funzione dei tuoi target, sono i tuoi prodotti.

L’abolizione della parity rate non ti autorizza perciò a cancellare il tuo hotel dai portali.

Cerca di distribuire le camere in modo intelligente, con una logica che vada al di là del prezzo.

Ma non solo nei canali on line, anche in quelli off line: dai tour operator ai grossisti, dai pacchetti regalo alle convenzioni aziendali, tutta la commercializzazione deve essere coerente.

Inoltre, come dicevo poco fa, le OTA sono ancora oggi i luoghi più visti dai viaggiatori e tu devi sfruttarne le potenzialità se vuoi portare i tuoi clienti a prenotare poi direttamente sulla tua struttura.

Questo il modo che il web ti offre per far diventare le OTA tue alleate nella vendita delle camere.

Cosa sono i bid sites e come funzionano

Non siamo nel mondo del vietato ai minori tranquillo.

Avrai già sentito parlare di Madbid o Quibids o Wellbid.

Si tratta di portali che permettono di fare acquisti tramite un sistema di aste online.
Chiaramente, questo tipo di sistema si è diffuso anche nel settore turistico.
Sono nati così anche altri portali, come ad esempio Bidroom e BackBid.

Dopo l’iscrizione, l’utente fornisce informazioni sul proprio viaggio e Bidroom invia una richiesta alle strutture dell’area per chiedergli la migliore offerta.

L’utente riceve poi le diverse offerte e, se vuole, conferma quella che preferisce. Chi fa la migliore offerta in termini di qualità/prezzo ha maggiori chances di essere scelto.
Si tratta di trattative private e anche il portale chiede una percentuale di servizio molto conveniente, che si aggira attorno al 2%.
Anche gli altri portali, come Bidroom o BackBid, funzionano in maniera molto simile.
Tra queste c’è anche Bidtotrip, un progetto italiano, esattamente romagnolo.

E tu, cosa ne pensi?
Le OTA sono un aiuto oppure credi ancora che ti mettano i bastoni tra le ruote?

A presto!

Giovanni